17_08_2012 | STALKING: LA MOBILE DI RIMINI ARRESTA COMMERCIALISTA BOLOGNESE

Venerdì, 17 Agosto 2012

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STALKING: LA MOBILE DI RIMINI ARRESTA COMMERCIALISTA BOLOGNESE


Prima maltrattamenti, poi minacce e ingiurie attraverso telefonate e sms tali da costringere la madre di suo figlio, originaria dell’alta Valmarecchia a denunciarlo, allontanarsi, cambiare le proprie abitudini. Ieri alle 15 circa, la squadra mobile della polizia di Rimini ha arrestato per stalking un 47enne commercialista bolognese.


I primi episodi di maltrattamento, tra le mura domestiche a Bologna, risalgono al 2009. La donna reagisce denunciando l’uomo e tornando con il piccolo a casa dei suoi nell’entroterra riminese. A lui non va giù. Prova a riallacciare. Lo fa con telefonate e ‘messaggini’ tali da costringere la donna a cambiare le proprie abitudini. Il commercialista bolognese, sotto cura con psicofarmaci, è sottoposto anche ad un trattamento sanitario obbligatorio, ma visitato da un perito è risultato capace di intendere e di volere.


Nel 2010 la prima misura cautelare: il divieto di avvicinamento alla donna e al bambino che nello stesso anno viene mutato nella condanna di anno e sei mesi di carcere per maltrattamenti in famiglia. L’uomo però non solo non finisce dietro le sbarre, ma riesce anche a ottenere la possibilità di incontrare il figlio due volte al mese (alla presenza di assistenti sociali) e di chiamarlo al telefono, aggravando però così la sua posizione.


Durante le telefonate, infatti, l’uomo tenta di accattivarsi il figlio (che nel 2010 ha appena 5 anni) accusando la mamma di non voler bene né al padre né al bimbo, affidatole dal tribunale dei minori. L’uomo ottiene l’effetto contrario. Più volte il figlio gli chiude il telefono in faccia a limite dell’esasperazione, tanto che la madre decide ad un certo punto di staccare il telefono.


Al commercialista non va giù neanche questa e allora allerta i carabinieri. Dice loro di aver sentito delle urla in sottofondo durante l’ultima telefonata col figlio conclusa poi bruscamente. I militari vanno a casa della donna e lei a quel punto racconta la sua storia.
L’epilogo ieri quando, alla vigilia dell’appuntamento con il figlio, gli agenti della mobile sono arrivati alla porta dell’abitazione bolognese dell’uomo arrestato dopo qualche resistenza. Il tribunale dei minori gli ha revocato la possibilità di vedere il figlio.